IL GIOCATORE

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11 Gennaio 2025    
20:45 - 22:45

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IL GIOCATORE

di e con Diego Colaiori.
Un solo attore sulla scena in uno spettacolo ispirato al grande teatro di narrazione, con musica,
monologhi, letture interpretate e commenti; il racconto della nascita del romanzo del genio russo,
Dostoevskij, che oltre ad essere stato un grande scrittore fu anche un giocatore d’azzardo. Il giocatore
(1866), nato in bizzarre circostanze, è una storia di personaggi divertenti, con luci e ombre, in
situazioni squisitamente tragicomiche. La necessità della scrittura, i sogni di giovinezza, l’amore e la
perfida Dea Fortuna si incontreranno in questa trama sullo sfondo di una Russia già al tempo distante
dall’Europa; una distanza con sostanziali differenze.

Il giocatore (1866) è una storia di personaggi, con luci e ombre, in situazioni squisitamente
tragicomiche. Il romanzo è ambientato in Germania, in una fittizia città di nome Roulettenburg il cui
casinò attira molti turisti. Aleksej Ivànovic, il narratore, svolge la professione di precettore presso una
stravagante famiglia, composta da un vecchio generale, i suoi due bambini e una figliastra di nome
Polina. Altri personaggi ruotano attorno a questo piccolo nucleo familiare, il quale, essendo in rovina
finanziaria, non ha altre risorse che attendere la morte della anziana nonna russa, Antonida Vasilevna,
dalla quale potrà ereditare grandi proprietà e ricchezze. Ma prima, Aleksej e gli altri ne dovranno
passare delle belle…
Il romanzo, pur essendo divertente, emotivamente coinvolgente, conquista tuttavia ancor più per
quello che non si legge in esso. Il giocatore viene scritto in circostanze particolari: lo stesso
Dostoevskij è un giocatore d’azzardo e per questo finisce vittima di un raggiro dell’editore, che mette
a repentaglio la sua carriera. Il contesto storico da cui prende vita inoltre non è trascurabile, e tra le
righe si intuisce il disagio che i Russi di metà Ottocento hanno provato a causa di una politica arretrata
nei confronti di europei troppo spesso altezzosi. Temi oggi più che mai attuali: l’opposizione tra la
Russia e l’Europa, e il gioco d’azzardo che diventa patologico per molti giovani che non trovano un
posto nel mondo; o che trovandolo lo perdono nel gioco. Tutto ciò ha spinto a mettere in scena uno
spettacolo che andasse a raccontare non solo la storia del romanzo, ma le diverse storie che lo
circondano. Ed ecco che i grandi autori del teatro di narrazione vengono in soccorso per strutturare
un confronto diretto con il pubblico, senza il filtro del personaggio, in cui un solo attore in scena offre
spunti di riflessione attraverso il mosaico di intrecci.
Una mise en espace dai toni semplici: una panchina e un leggio in scena. L’attore racconta passaggi
di trama, tratta i temi della storia, interpreta monologhi e legge i momenti salienti del romanzo, in un
amalgama semplice ed efficace. La narrativa si fa spettacolo: il gioco di luci immerge il pubblico in
luoghi diversi, stacchi ed effetti musicali rendono l’atmosfera ora leggera, ora appassionata.
Un modo per avvicinare alla lettura, per godere di un gioco letterario che da sempre affascina l’uomo
con la sola forza della parola.

DIEGO COLAIORI, classe 1995, si dedica all’arte in un connubio fatto di teatro e narrativa. Consegue la
laurea triennale in lettere all’Università degli studi di Roma Tor Vergata, con una tesi in Drammaturgia antica
sugli elementi di scena dell’Orestea di Eschilo. La tesi magistrale è uno studio sulla scrittura creativa attraverso
le opere di Italo Calvino. Studia recitazione e regia con Maurizio Mosetti, Teatro dei Borgia, Flavia Gallo,
Giorgio Barberio Corsetti; per la scrittura creativa segue i corsi di Francesco Trento e di Max e Francesco
Morini. Oggi conduce laboratori teatrali e di scrittura creativa, legge audiolibri e collabora con registi quali
Gianfranco Teodoro, Sergio Ammirata e Federica Altieri; entra far parte della Compagnia italiana di Operette,
ma porta avanti anche spettacoli di propria ideazione. Il suo ultimo romanzo breve si intitola La vecchiaia
buffa (Ilmiolibro); l’uscita di una prossima novità editoriale è prevista per Dicembre 2024

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20:45 - 20:45 - IL PAPÀ DI DIO
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15:30 - 15:30 - “CHE FAVOLA!”
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15:30 - 15:30 - I MUSICANTI DI BREMA
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20:45 - 20:45 - RAPHAEL
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IL PAPÀ DI DIO
1 Febbraio 2025 - 2 Febbraio 2025    
20:45
Il Papà di Dio ha un diavolo per capello: suo figlio è irrecuperabile. Non ne combina mai una giusta. Non a caso suo figlio ha voluto creare il suo Universo senza prima studiare! E qual è il risultato? Questo Universo qua! Il nostro.
FRAMMENTI DI ODISSEA: LE DONNE DEL RITORNO
6 Febbraio 2025 - 9 Febbraio 2025    
20:45
Di che cosa parla l’Odissea lo sappiamo tutti, ma questa è la storia di una traversata a ritroso nel tempo. Un viaggio per mare rivissuto da un Odisseo già avanti negli anni, dall’Ade. Ma è anche un ribaltamento. È la storia delle donne del ritorno. Donne che lo hanno avuto, lo hanno amato, tentato, posseduto.
“CHE FAVOLA!”
9 Febbraio 2025    
15:30
CHE FAVOLA! regia di Anna Ceravolo. Con Anna Ceravolo e Renato Ferrero. Prod. Teatro di Documenti. Stupirsi è un‘azione involontaria, ed è tanto piú piacevole...
PRIMA DELLA TEMPESTA – OMAGGIO A LUCIANO DAMIANI E A  GIORGIO STREHLER
Uno spaccato umano, poetico ed educativo sugli artisti dell’Italia del dopoguerra. Attraverso i materiali di lavoro per La Tempesta di Shakespeare di due giganti del teatro del ‘900, il regista Giorgio Strehler e lo scenografo Luciano Damiani, andiamo a riscoprire il valore dell’arte e della vita al di fuori delle logiche di mercato
PARADOSSALISMO IN CONCERTO
Un concerto del tutto sperimentale e inedito. Un abbraccio respingente tra antico e contemporaneo, teatro e musica. Vi saranno più postazioni allestite all'interno del Teatro di Documenti e dunque il concerto sarà itinerante.
I MUSICANTI DI BREMA
23 Febbraio 2025    
15:30
I MUSICANTI DI BREMA con Piera Fumarola. L'asino, il cane, il gatto e il gallo, ormai invecchiati e trascurati dai padroni, si ritrovano a vagare...
RAPHAEL
27 Febbraio 2025 - 2 Marzo 2025    
20:45
Il nuovo lavoro della Compagnia, terza parte della Trilogia ispirata dagli studi di Teatro e Pittura, dedicata a Raffaello Sanzio, nasce dalla collaborazione tra attori e artisti visuali.
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