L’ULTIMO PASOLINI

Quando

8 Novembre 2025 - 9 Novembre 2025    

L’ULTIMO PASOLINI, Salò Kabarett, testo e regia di Alfredo Traversa. Con Alfredo Traversa e Tiziana Risolo.

 Nel giugno 1977 veniva proiettato e sequestrato in Puglia Salò.

Lo spettacolo è incentrato sull’ultimo sequestro dell’ultimo film di Pasolini, Salò, avvenuto in Puglia, a Grottaglie, Taranto, con una delle prime incredibili coincidenze che vedono Laura Trombetti in arte Laura Betti debuttare nella “rivista” proprio grazie al pugliese Walter Annicchiarico in arte Walter Chiari. Coincidenza vuole che la Betti debutti cantando «Ossigenarsi a Taranto è stato il primo errore». Quella Taranto che vedrà il debutto come poeta di Pasolini in un premio presieduto da Giuseppe Ungaretti. Quella Taranto dove Pasolini tornò facendo i bagni dove ora sorge la grande industria d’acciaio. Un racconto che ci porta tra le tante cose nell’ultima settimana di vita di Pasolini quando arrivò in Puglia per ascoltare dei canti in una lingua antichissima e tenere una lezione in un liceo di Lecce. Le sue ultime musiche e canzoni le ha ascoltate a Lecce. Altre e diverse circostanze in L’ultimo Pasolini dove le lingue si mischiano, i dialetti hanno la loro importanza e il sequestro di Salò a Grottaglie rimane nella storia della giustizia italiana perché per la prima ed unica volta si processa e condanna un giudice per aver sequestrato un film di Pasolini: esattamente il contrario di quello che è capitato a Pier Paolo nella sua vita. Sino ad arrivare alla sua ultima cena e alla sua ultima fotografia. Dell’ultimo sequestro Laura Betti fa menzione nel volume edito da Garzanti che raccoglie tutti i sequestri o meglio tutta la persecuzione subita da Pasolini. Non vi è scritto il motivo.

L’autore, attore e regista Alfredo Traversa attraverso un lavoro di ricerca, effettuando delle interviste a coloro che negli anni ’70 c’erano e testimoniarono, porta alla luce verità e coincidenze finora sottaciute o non colte. Un lavoro di racconto e ricucitura. Vietato censurarsi. In scena anche l’attrice Tiziana Risolo, a tratti Laura Betti (sua sposa non di carne), anima incredula di un popolo che ancora si interroga sul perché di un così brutale omicidio.