
QUANDO VERRÀ LA FIN DI VITA (E QUESTA STORIA È GIÀ FINITA)?
di Stefania Porrino.
Musiche Tancredi Rossi.
Con Giulio Farnese, Nunzia Greco,Evelina Nazzari, Alessandro Pala Griesche, Carla Kaamini Carretti.
Scene Màlgari Onnis.
In collaborazione con il Centro Studi “Vera Pertossi”.
Prod. Teatro di Documenti.
La storia si muove su due piani paralleli: uno più realistico, con atmosfere noir e intreccio da genere
“giallo”, l’altro più filosofico e metateatrale. Il primo è incentrato sulla storia di Virgilio e Beatrice,
due maturi coniugi senza figli, che cercano di esorcizzare la paura della vecchiaia e della morte
pianificando nel miglior modo possibile, grazie a un’eredità ricevuta da un cugino di lui, l’ultima fase
della loro vita. L’altro piano, che si potrebbe definire non tanto “teatro nel teatro” quanto “giallo nel
giallo”, è quello di Vir e Bea che sono i veri autori della storia di Virgilio e Beatrice, la loro stessa
coscienza immateriale che agisce fuori dal tempo. Accanto a Virgilio e Beatrice – ed elemento
essenziale allo sviluppo del “giallo”, fino al suo paradossale epilogo – si muove Pia, ambigua figura
dal passato complesso e repressi desideri di revanche esistenziali, la cui presenza sembra essere
tutt’uno con la casa ereditata. La vicenda si snoda a partire da un testamento che lascia in eredità a
Virgilio e Beatrice un casale nella campagna toscana ma il nodo drammatico dell’azione teatrale non
consiste tanto nello sviluppo degli eventi legati al testamento e alla casa, quanto al rapporto che lega
i protagonisti della storia con i loro “doppi” astratti.
Lo spettacolo intende lasciare agli spettatori alcuni quesiti su cui interrogarsi: che legame c’è tra le
due coppie di personaggi? Tra Virgilio e Vir o tra Beatrice e Bea chi è il vero protagonista della sua
storia? E in generale: ciascuno di noi è davvero padrone della sua vita? E può esistere un’altra
modalità di vita, oltre quella che conosciamo?
STEFANIA PORRINO, scrittrice e regista di prosa e lirica, è docente di Arte Scenica e di Regia del Teatro
Musicale presso il Conservatorio di Musica di Frosinone, per il quale ha scritto e messo in scena libretti per il
teatro musicale e pubblicato il manuale Teatro musicale – Lezioni di regia (Edizioni LIM, 2013). Come
drammaturga, dopo aver frequentato negli anni ‘80 il Corso di Drammaturgia di Eduardo De Filippo presso
l’Università La Sapienza di Roma e un Seminario di Drammaturgia con Dacia Maraini, ha firmato più di 40
testi, quasi tutti premiati e pubblicati, andati in scena a Roma, in Italia e all’estero. Ha scritto anche
sceneggiature per la RAI, un romanzo esoterico (Il romanzo del Sentire – da Atlantide a noi, Bastogi, 2003;
IkonaLiber, 2019), un testo per ragazzi (I racconti della carriola magica – Favole in cinque millenni di arte e
storia, IkonaLiber, 2018) e un libro autobiografico (Effetto di sardi affetti, Nemapress, 2019). Dal 2006 fa
parte del Direttivo SIAD (Società Italiana Autori Drammatici) e collabora alla rivista Ridotto edita dalla SIAD.
Dal 2014 organizza, insieme a Duska Bisconti, Spiritualmente Laici, una rassegna teatrale dedicata ai temi
della ricerca spirituale. Attualmente è entrata a far parte di Controparola, un gruppo di scrittrici nato per
iniziativa di Dacia Maraini.